20 Aprile 2018

Modena antirazzista e il cane di casa Kyenge.

Giorno 292 dal concerto di Vasco, il Modena Park. Se mai ce ne fosse bisogno, abbiamo le prove che questa città è inclusiva per definizione. All’ombra della Ghirlandina, il trattamento è uguale per tutti, per i belli e per i brutti, per gli alti e per i bassi, per i bianchi e per i neri.
Bianchi e neri, appunto.
Il fatto di cronaca lo conoscete tutti. La nostra Cecile Kyenge si ritrova il muro imbrattato di cacca e il primo pensiero corre a un affronto politico-razzista. Nei suoi panni è difficile pensarla diversamente, visto quel che è successo in passato: Calderoli, le scimmie antropomorfe e una scorta con la quale convivere.
Se ne parla, se ne discute, certo, anche sui giornali, e si scopre che non si tratta di attacco razzista, ma canino. Un vicino di casa avrebbe restituito al mittente le solide deiezioni del cane di casa Kyenge non raccolte dal marito di Cecile. Che poi si tratti di una sola volta, come sostiene quest’ultimo o di una maleducazione ricorrente poco importa.
Tiro un sospiro di sollievo. Nella città nella quale vivo e lavoro non si é verificata un’aggressione razzista e questo é un dato positivo. Ma c’é di più.
Stando alle cronache c’é un tipo, uno dei vicini di Cecile Kyenge che se trova della cacca sulla sua strada, non guarda in faccia a nessuno e la rispedisce al mittente. Un po’ spiccio, magari, un po’ troppo diretto e -diciamolo- di dubbio gusto, ma per niente condizionato dalla pelle del destinatario. Non te la lancio perché sei diverso, non mi trattengo perché sei diverso: la prendo e te la butto in giardino.
D’altra parte, che cos’è la felice normalità, secondo il nostro rocker del cuore? “Io e te… a crescere bambini, avere dei vicini…” (V. Rossi, Come nelle favole). I rapporti di cattivo vicinato sono ben distribuiti? Riguardano tutte le etnie e i ceti sociali? Perfetto, vuol dire che va tutto benone, la città è inclusiva. E Modena, come spesso capita, è al top.
Adesso, però, non mettetevi a lanciare sostanze maleodoranti per dimostrarvi progressisti, mi raccomando.