-94 al primo luglio…
Giorno 271 dal concerto di Vasco, il Modena Park. Temperature da primavera, finalmente. Al Parco Ferrari son tornati tutti: quelli che corrono dietro al cane, quelli che corrono anche se non hanno il cane e quelli che, se anche hanno il cane, non corrono, ma stanno fissi su una panchina a guardare gli altri che sudano e si dannano. Vista così ti sembra quasi una metafora di qualcosa di più grande, ma non hai il tempo per approfondire.
E’ fatta, pensi. Ti distrai un attimo e si fa subito primavera e dalla primavera è un attimo che arriva il caldo, l’afa, l’estate. È una catena, ovvio, e allora prendi la calcolatrice e butti giù due calcoli: 365 meno 271 uguale 94. Incredibile, non può essere. Ripeti la stessa operazione due, tre volte, proprio come quando andavi a scuola e avevi l’impressione di sbagliare sempre qualcosa: a mettere in colonna, a usare i dati giusti e nell’ordine giusto…
E invece no, tutto corretto. Mancano solo 94 giorni al primo luglio: 94 giorni al primo anniversario del concerto del secolo, quello che ha consacrato Modena a capitale mondiale del rock.
Ve lo ricordate, vero? C’era gente in giro lungo la via Emilia, eccezionalmente chiusa, e poi i bambini, le bici, la musica…
Possibile che sia tutto passato? Possibile che nessuno parli ancora del prossimo primo luglio? Non ci puoi credere, sarebbe uno spreco di energia modenese.
Esci, raggiungi la tua dolcissima metà in centro e sai che la troverai nella Casa di Pippi, il negozio di giocattoli per bambini. Non fai in tempo a entrare che subito uno ti fa: “A Modena i bambini ascoltano Pavarotti”. E’ un tedesco, probabilmente, anzi è tedesco sicuramente perché ha le consonanti sordo-sonore tutte sballate. E’ tedesco e ha ragione: in diffusione c’è Pavarotti, solo che nessuno se n’era accorto. Solo lui. La voce di Pavarotti in un negozio per bambini e passa inosservata. Anche questa mi sembra la metafora di qualcosa di più grande.