9 Maggio 2016

YANEZ, GROUCHO, LUPIN

Alle quattro e mezza del pomeriggio un maestro ha il sacrosanto diritto di fumare un sigaro. Sì, va bene, passano i genitori e ognuno può leggere la puzza del sigaro a modo proprio, ma è un rischio calcolato.

1. Modo Salgari. Il maestro che fuma il sigaro è Yanez De Gomera. E’ il portoghese che ha scelto di vivere tra i corsari e gli si legge in volto che ha fatto una scelta. Si capisce da che parte sta.
2. Modo Groucho. Il maestro che fuma il sigaro è un personaggio strano. Fa battute che nessuno capisce e forse parla anche da solo. Gli si legge in volto che non ha potuto fare alcuna scelta. Si capisce che non sa che dovrebbe sapere da che parte stare.
3. Modo Lupin. Il maestro che fuma il sigaro suscita qualche sospetto. Lo si immagina ricavare momenti di preziosa nicotina imponendo una monacale disciplina. Liste di operazioni alla lavagna e bambini chini sui quaderni. Lui, fuori dalla finestra, ad aspirare un poderoso Montecristo numero 5.
Alle quattro e mezzo del pomeriggio fumo un sigaro, dal lunedì al venerdì. Da almeno quindici anni.
Oggi una bambina nigeriana di sei anni mi ha fatto le solite domande. Non parla bene l’italiano, ma si fa capire. Mi ha chiesto le solite cose: perché fumi, perché non smetti, non lo sai che fa male.
Se da grande fumo sarà colpa tua. Tu mi hai insegnato perché io ti ho visto e adesso è colpa tua.
Parla poco l’italiano, ma conosce la pedagogia. Ho spento il sigaro e me ne sono andato camminando come Groucho Marx.


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