Virgola
2 Maggio 2020

Virgola

Anche oggi, caffè in mano, ho pescato la mia bella parola.

Ma le avrò messe le bene, le virgole? Fammi vedere. Dicevo, la parola… “virgola” quest’anno compie 527 anni. L’ha usata per la prima volta Pietro Bembo nel 1493 e quindi, sì, sono 527 anni. Sembra che sia apparsa così, di punto in bianco, nel “De Aetna”, libro nel quale il nostro Bembo racconta la sua personalissima salita sull’Etna.

Quindi, passo dopo passo, avrà pensato, qui va a finire che ci lascio le penne e allora facciamo una pausa. Fatto: con la virgola aggiungiamo una pausa ogni tanto. Solo che il tema è infido perché, tu che leggi queste righe, non ti sei limitato alle pause che ti ho segnato io, con le virgole. Hai fatto di testa tua. Di’ la verità, hai letto: “(…) libro nel quale -pausa- il nostro Bembo racconta la salita sull’Etna, appunto”. Ma non è per rimproverarti. Hai fatto bene, al limite.

Sì, perché di pause ne prevediamo fin troppo poche. E invece, una buona lettura, una buona scalata, una buona giornata si gustano meglio, con le pause giuste.