26 Ottobre 2018

Tempo stabile, apparentemente…

Seduto in quel caffè, quello della canzone voglio dire, il caffè che sta in fondo alla via Emilia, tiro fuori una mano per prendere al volo la prima goccia di pioggia.
Nulla, non se ne parla. Non è che mi dispiaccia, sia chiaro, io voto estate per tutta la vita, ma è che non mi sembra del tutto normale. Uno a ottobre si aspetta di andar giù pesante con le giacche dai colori smorti e invece in giro vedi ancora gente con le camice hawaiane.
A dirla tutta, c’è una cosa che sappiamo noi immigrati di prima generazione e che magari sfugge ai modenesi-modenesi, quelli che sono nati al Policlinico, per intenderci, quelli che si sono sbucciati le ginocchia al campetto della Cittadella. Non voglio dire che i modenesi-modenesi non siano attenti, sia chiaro, è solo che se uno nasce in un posto, poi magari non ci fai caso a certe cose.
Insomma, c’è un modo infallibile per vedere se il tempo cambia oppure no, a Modena: osservare i bambini.
Sì, perché i bambini, a Modena, si fanno notare, quando cambia il tempo. C’è chi non riesce a star fermo un attimo e non si ferma neanche se glielo fai notare, c’è chi cerca un guaio e in genere lo combina, c’è chi parla a un volume talmente alto che ti mostra le tonsille a ogni parola.
Te ne accorgi, ovvio, soprattutto se ci lavori, con i bambini, e ogni volta che ne parlo con una maestra finisce per darmi ragione. “Ma lo sai che non ci avevo pensato?” Dice la maestra.
Barometri, ecco cosa sono i bambini nati in pianura, sensibilissimi barometri.
Ora, se c’è una cosa di cui abbiamo assoluto bisogno è proprio di un bel barometro affidabile, perché questo tempo apparentemente stabile di sicuro nasconde qualcosa. Hai presente i film che ti fanno venir la strizza? La musica si abbassa, la ripresa rallenta e poi scoppia il finimondo.
Eh, sì, bisognerebbe chiedere ai bambini di qua in che direzione tirerà il vento nei prossimi tempi. Se ne deve essere accorto anche il Presidente Mattarella, che nei prossimi giorni riceverà un gruppetto di alunni della scuola Ferraris. Il Presidente lo sa: abbiamo tutti bisogno di un buon barometro.