31 Agosto 2017

Italia – Germania: non c’è partita.

Si chiama Emilia, ma vive in Germania. Come tutti i bambini fortunati, è nata da un pensiero e quel pensiero ha fatto capolino per la prima volta a Modena. Il nome viene da qui.

Emilia ha sei anni e oggi, trentuno agosto, è al suo venticinquesimo giorno di scuola. Quasi un mese e mi dicono che già se la cava. Non è una giornata qualsiasi per i bambini della sua classe e cerco di capire perché.

Il maestro ha organizzato un giro in quartiere. La passeggiata ha l’obiettivo di mostrare a tutti gli alunni dove vivono i loro compagni. I bambini hanno a disposizione una mappa con le loro abitazioni bene in evidenza. I genitori che vogliono, accolgono la classe per un giro della casa, magari un dolcino e una bevanda.

L’uscita ha diversi obiettivi: conoscere il territorio, interpretare una rappresentazione geografica, organizzare i gruppi per andare e tornare da scuola da soli. Sì, perché i bambini di sei anni, in una città di quasi ottantamila abitanti della Bassa Sassonia, vanno a scuola da soli. E a piedi.

Fine della partita, non c’è speranza. La prossima volta che vi troverete davanti i soliti confronti internazionali sui risultati scolastici, sapete da dove partire.

 


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