26 Aprile 2019

Diario di un candidato: coincidenze

Io alle coincidenze ci credo, ma solo se si tratta di storie d’amore. In politica un po’ meno.

Sarà che ci sono di mezzo le vicende degli anni ’70: bombe, eversione nera…

E l’eversione rossa che salta su per fermare quella nera e il PCI che ci rimette su tutti perché era a un passo dal governo. E poi si scopre Gladio e Cossiga che anni dopo dice qualcosa tipo: “basta infiltrare qualcuno e tutto ti torna utile”.

Ecco, in Italia almeno, alle coincidenze si può credere, ma solo nelle storie d’amore.

Allora, il 3 maggio viene qui a Modena il Ministro dell’Interno Salvini. Il 25 aprile, otto giorni prima, i centri sociali si sfogano in città e fanno dei macelli. Una coincidenza, dirai tu.

Forse, dico io, perché i centri sociali a Modena manifestano da una vita e li conosciamo bene. Sarà che da queste parti si cresce a tortellini e prosciutto; tutti, da destra a sinistra, ma soprattutto a sinistra, perché i tortellini sono roba da compagni.

Gente così, prima di lanciare della vernice contro una boutique del centro, ci pensa su a modo perché poi, il giorno dopo, ci deve accompagnare la zia e quelli dei centri sociali mica son così scemi. 

Per star sul serio: il percorso della manifestazione è scelto dalla Prefettura, cioè da Salvini.  Così, tanto per dire: il Gay Pride del primo giugno si svolgerà ben lontano dal centro, lungo i viali. Pericolosissimi, quelli del Gay Pride.

“Oh, Ivan -dirai tu- sarai mica qui a parlare di strategia della tensione, di teoria del complotto…”

No, certo, ma da uno che si fa vedere in foto con il mitra mi aspetto di tutto. E non è che non sia mai capitato nulla del genere.

Allora, amico mio, fai come me: continua a credere alle coincidenze, ma solo nelle storie d’amore.

Bacia a occhi chiusi, ma ogni volta che parla Salvini o uno dei suoi, tieni gli occhi bene aperti.