Diario di un candidato

Occhio alla politica: PRIDE

Io non c’ero al Modena Pride 2019. Purtroppo, aggiungo. Ma c’erano i miei amici, alcuni con i bambini al seguito. C’erano i colori perché quando si celebra l’amore, non so perché, viene sempre in mente l’arcobaleno. E poi c’era il sindaco, in testa al corteo, con la fascia tricolore e un sorriso vero, stampato in…

Diario di un candidato: la parola grazie

È passata. La nuvola nera ha superato Modena, è andata a depositarsi altrove. Ci sarà modo di riflettere, ma intanto qui voglio giocare con la parola grazie. Le grazie sono tre, danzano senza vesti e si tengono per mano. Il bene che si riceve, quindi, va rimesso in circolo in una danza senza fine e…

Diario di un candidato: quasi

Ci siamo quasi. Dopodomani si va a votare. Il tempo è variabile. In Olanda, la sinistra inaspettatamente vince. In Italia, la polizia massacra un giornalista. Fin qui, ho scritto 18 pagine del Diario, 20.790 caratteri. Forse non è il miglior modo di fare campagna elettorale (pare vadano di moda gli slogan). Eppure, in tutto questo…

Diario di un candidato: Mirandola

C’è qualcosa di terribile in quello che é successo dopo l’incendio doloso di Mirandola. Qualcosa che avvelena i pozzi a cui tutti noi ci abbeveriamo. I fatti sono noti: un irregolare ha appiccato il fuoco al comando dei vigili urbani di Mirandola e ha ucciso due persone. Altre sono rimaste intossicate e speriamo che il…

Diario di un candidato: competenza

Certo, sarebbe meglio avere dei politici competenti, ma mica sempre. Prendi la storia della Sea Watch, per esempio. Sono mesi che Salvini sbraita contro le ONG. Favoriscono l’immigrazione clandestina, dice. Fiancheggiano le organizzazioni criminali. Cosa deve fare un magistrato, a questo punto? Va e indaga. Sequestra la nave e fa scendere i migranti (non è…

Diario di un candidato: la bestia

“Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social” è il libro con cui Jaron Lanier sta cercando di convincermi ad abbandonare i social network. Forse ha aperto una breccia, ma per ora resisto. Una delle ragioni descritte nel suo libro, per esempio, è che Facebook & Co. sono popolati da bot: account gestiti da…

Diario di un candidato: omissione

L’omessa vigilanza è quando un insegnante se ne infischia altamente degli alunni e qualcuno si fa male. Che so, vai a prendere un caffè, lasci lì i tuoi ragazzi, uno si sporge dalla finestra e cade. Questa è l’omessa vigilanza. Lascia stare che in Danimarca, Finlandia, Svezia gli insegnanti possono lasciar da soli bambini e…

Diario di un candidato: contesto

Contesto, voce del verbo contestare, ma anche nome comune: “il contesto”. Così, se due ragazze si baciano a casa, sul divano, sono  nel loro contesto, ma se lo fanno di fronte a Salvini stanno contestando. Se uno stende un lenzuolo fuori dalla finestra è nel suo contesto. Se ci scrive sopra “Salvini vergogna”, e lì…

Diario di un candidato: preti.

Ai preti in prima linea siamo abituati. Ci sono preti in missione, preti negli ospedali, preti a fianco dei poveracci. Ci sono anche i preti che si imbarcano, come ha fatto don Mattia Ferrari da Nonantola, per essere a fianco dei migranti. Preti così ce ne sono, ce ne sono sempre stati e speriamo ce…

Diario di un candidato: Stranieri?

Sì, lo ammetto: ho scritto un po’ di messaggi in giro per far sapere che sono candidato. D’altra parte, è tipico di un candidato far sapere che si è candidato… Tra le tante risposte che ho ricevuto, quelle che mi hanno fatto riflettere di più sono state scritte da alcuni ex alunni. Fa impressione chiamare…