Appunti

SCONTRINO

Una volta tanto, la scuola non c’entra. O forse sì, perché è capitato prima di andare al lavoro e quindi un po’ la scuola c’entra. Non mi capita spesso di fermarmi al bar per una colazione. Il caffè lo fa meglio la macchinetta di casa e poi ho una repulsione verso il dolce, ultimamente. Comunque,…

DA NOI

Mi accorgo di parlare spesso dei bambini più o meno stranieri. Un bambino più o meno straniero è quello che aggrotta le sopracciglia e ti fa sentire imbecille, se gli domandi di dove è. “Ma secondo te? Sono di Modena” e lo dicono in dialetto, lo stesso che tu provi e provi, ma proprio non riesci a…

MI SPECCHIO E VEDO

La maestra ha dato il titolo “Mi specchio e vedo” e i bambini hanno iniziato a scrivere. In quinta, sanno che non ci si può accontentare di un testo descrittivo e le idee vanno catturate nell’aria. C’è calma, concentrazione. “La felicità. Vedo la felicita nello specchio”. L’incipit è di quelli densi, che fanno cadere subito…

SOSTIENE EVA

Sostiene Eva che la Danimarca è lontana. Sostiene Eva che non è difficile entrare in una scuola e assistere a una lezione, lassù dalle parti di Elsinore. Sostiene anche che Facebook offre grandi possibilità a chi vuole conoscere un po’ di mondo. Sostiene Eva, infine, che Merle, amica conosciuta su Facebook, appunto, è rimasta molto…

VIAGGI DI NATALE

Qui da noi non nevica spesso, ma Natale comincia almeno il quindici di dicembre. Si preparano i bagagli, si chiedono gentilmente i compiti ai maestri e si parte. Perché “Natale con i tuoi” non vale solo in Italia e, se i tuoi stanno nelle Filippine o in Romania, a turno qualche famiglia parte.

LA SFIDA DEL TALENTO

Gli imperi di domani saranno imperi della mente, ha detto Wiston Churchill in un discorso ad Harward del 1953. In un futuro neanche troppo lontano, le guerre per le risorse naturali avrebbero affiancato battaglie per le risorse umane coinvolgendo tanto le aziende, quanto le nazioni. Equilibrio dei poteri ed equilibrio dei cervelli avrebbero mantenuto il…

DOS E ALTRI RACCONTI

Non volevo parlare di DOS, non ci pensavo per niente. Non con bambini di dieci anni, almeno. Solo che l’ultima ora del venerdì pomeriggio, un pomeriggio di un novembre piovoso, per giunta, lascia poche scelte. Allora la butto sulla tecnologia.

IL CANTUCCIO DEGLI STRANIERI

Internet, si sa, è un passaparola e non fosse stato per Eva, questa notizia mi sarebbe sfuggita. Accade che l’Università di Bologna studia il modo in cui gli stranieri vengono inseriti nelle classi italiane e scopre cose interessanti. Un po’ ovvie, per chi la scuola la vive, ma interessanti.

EBOOK O GELATERIA?

Insomma, alla fine ho comprato un ebook. Non perché abbia smesso di sniffare la carta dei libri. E neppure per una improvvisa necessità. Semplicemente perché, con il caldo di questi giorni, uno sente proprio il bisogno di rincuorarsi. Quindi: macchina, Mediaworld, approfitto dell’aria condizionata, poi quattro parole con un venditore gentile e passo alla cassa….

AL SALONE DI SAID

Se passi davanti al “Salone di Said” puoi vedere il barbiere (Said, probabilmente) con le forbici in mano. Ha la divisa color panna, il baffetto e l’espressione distante. Non fosse per l’aspetto visibilmente magrebino, sembrerebbe una scena anni cinquanta, con tanto di sedia girevole bianca e l’imbottitura di pelle marrone. Prima c’è uno che aggiusta…